mercoledì 12 maggio 2010

LO SVILUPPO ENERGETICO DEVE ESSERE PROGRAMMATO E PARTECIPATO!


____Come spesso accade in Italia (e non solo) da una situazione di immobilità assoluta si passa ad una attività schizofrenica ed incontrollata. O meglio, controllata unicamente da soggetti (i soliti) che si arrogano il diritto di decidere per noi tutti senza minimamente interessarsi di come la pensiamo o su quali opzioni sarebbero le migliori per popolazioni e territori.

____Intendo parlare di soggetti economici (leciti e illeciti) e soggetti politici (a tutti i livelli) che quando fiutano "l'affare" perché questo è diventata la produzione di energie alternative, vi si buttano a pesce con l'unico scopo di "arraffare" il più possibile nel minor tempo possibile.

____Come al solito di creare gruppi di lavoro formati da "veri" esperti del settore, ovvero da chi tra i nostri scienziati, ricercatori, tecnici dei vari settori si è occupato e si occupa tuttora di energia e ambiente è fuori discussione, così come di discuterne assieme a chi queste scelte dovrà accettare nel proprio territorio. Perché mai SPRECARE TEMPO e DENARO in "INUTILI" discussioni quando si può arraffare, lottizzare, spremere più velocemente e senza noiosi "intoppi" passando sulla testa di tutti ?

____C'è una logica in tutto questo, perversa, malata, non lecita, ma c'è.

E così, con la stessa logica utilizzata per gestire (o meglio, stuprare) il territorio nazionale attraverso l'edilizia (cementificazione selvaggia) con le stesse alleanze (costruttori-enti locali-politici) si sta tentando di nuovo di appropriarsi di una risorsa di tutti e per tutti, di un'opportunità di crescita e di lavoro per la nostra gente e di trasformarla in meschini "affari".

____E' una logica presente ormai a tutti i livelli ed in tutte le scelte fondamentali per “noi” (e per noi intendo tutti noi, che abitiamo questa terra e la amiamo, che vorremmo vedere crescere i nostri figli e nipoti in un mondo possibilmente migliore di quello che è diventato e che vorremmo per loro un futuro fatto di lavoro e ricerca ma anche di bellezza, non una fogna maleodorante di veleni e depauperata ormai delle ultime risorse da mani avide ed insaziabili.)

___Credo sia ora di farsi sentire con forza e decisione. Non possiamo e non vogliamo più accettare che le scelte strategiche fondamentali per noi e per il nostro paese passino sopra le nostre teste.

Pretendiamo di essere ascoltati e di potere decidere in prima persona su che tecnologie per la produzione energetica adottare, su come concretizzarle, su dove dislocarle e non accetteremo più dittature ed imposizioni da qualsiasi parte esse vengano.


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                                                                Maurizio Vicinelli



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